Le Sacre du Printemps nel carnet di lavori di Chouinard occupa una posizione senz’altro speciale. Scegliendo di riesplorare questo potente inno alla vita che Nijinsky-Stravinsky-Roerich portarono in scena nel 1913 scandalizzando Parigi, la "femme sauvage" di Quebec, nel 1992 - anno di creazione della sua versione -  immagina un rito sottratto alla connotazione russa e un flusso costante di energia vitale che circola nei corpi e tra gli artigli dei suoi danzatori. Il suo "Sacre", a differenza di molti autori che l'hanno precedeta nelle rivisatazione del titolo, ruota intorno ad assoli  che cercano di risvegliare l'intimo mistero di ogni danzatore in un movimento che è allo stesso tempo forte e chiaro.

"Non c’è una storia nella mia Primavera -  spiega Marie Chouinard  - non c’è sviluppo, non c’è causa ed effetto. Solo sincronicità. È come se avessi a che fare con il momento successivo all’istante in cui la vita è apparsa per la prima volta. La performance è il dispiegamento di quel momento. Ho la sensazione che prima di quel momento ci sia stata una straordinaria esplosione di luce, un lampo".

La coreografa canadese sarà inoltre protagonista a Trento il 29 marzo, dove al Castello del Buonconsiglio.  presenta la performance In Museum creata nel 2012 in occasione del SImposio internazionale d'arte contemporanea di Baie-Saint-Paul, Canada. Lo spettatore, dalle 14 alle 17, saraà invitato a condividere con una danzatrice/danzatore un momento discreto e coreografico. Ingresso gratuito.