Il Circo di Fellini secondo Artemis Danza
11/08/2023COMO Accoglienza più che calorosa, si direbbe una festa, da parte del numeroso pubblico del Teatro Sociale di Como, per il debutto, a luglio, nell’ambito del Festival Como Città della Musica, de Il Circo di Fellini, il nuovo spettacolo della Compagnia Artemis Danza dedicato a quel mondo circense tanto amato dal grande regista Federico Fellini, del quale ricordiamo l’indimenticabile film I clown. Non solo. “La vita è un circo” affermava. E il suo costante interesse per esso - e più in generale per l’avanspettacolo, dal cabaret al music-hall -, è palese in molte altre sue opere cinematografiche. Basti pensare a La strada, la prima completa suggestione lirica col mini circo zingaresco di Zampanò e Gelsomina; o come Le notti di Cabiria dove troviamo l’episodio del “mago” che in un palcoscenico di periferia, fa andare Cabiria in trance in un numero di illusionismo. Oppure il Satyricon, una sagra del circo antico, quasi un grottesco degno di un Barnum, un circo degli orrori. Nello spettacolo della coreografa Monica Casadei, vi troviamo quel variegato universo di pagliacci, illusionisti, e giocolieri, trampolieri, saltimbanchi e mangiafuoco, che si alternano in sketch, quadri e numeri mozzafiato, in un continuo connubio con la danza sempre vivace, dinamica, rutilante dell’ensemble di Artemis. Lo spettacolo brilla anche per i colori, per i ricchi costumi dalle multiformi fogge, paillettes e trucchi sul viso. Nel continuo trascolorare della scena dalle tinte accese, squarci di poesia irrompono improvvisi: dal duetto iniziale al gruppo con pastrani e valigie, ai pianti e le risa estemporanee, ai girotondi e le passerelle, alla voce fuoricampo, mentre la musica di Nino Rota – inseparabile autore delle colonne sonore di quasi tutti i film del regista riminese -, riecheggia, accompagna e chiude lo spettacolo con la vorticosa, divertente passerella di tutti gli artisti. Una multiforme giostra di bella umanità. Che sarebbe piaciuta a Federico.
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