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"Hommage aux ancetres” di e con Germaine Acogny debutta a Sassari

09/10/2024
"Hommage aux ancetres” di e con Germaine Acogny debutta a Sassari
Germaine Acogny

SASSARI A ottant’anni compiuti, la “madre della danza contemporanea in Africa”, Germaine Acogny, continua a girare il mondo, a ballare e a portare il suo messaggio di libertà, memoria e ribellione. Leone d’Oro alla Carriera alla Biennale di Venezia 2021, oltre a numerosi altri riconoscimenti, Acogny sarà a Sassari sabato 12 ottobre al Teatro Verdi per esibirsi in Hommage aux ancetres” nell'ambito del festival Corpi in movimento”.

La grande danzatrice e coreografa franco-senegalese presenterà in prima europea un’opera in cui descrive l'importanza di rispettare gli avi e la necessità di essere in contatto con loro per farsi guidare e proteggere. Un atto d’amore verso i progenitori che trova il suo medium nella danza, attraverso un corpo che parla con grande sensibilità permettendo agli sguardi del pubblico di percepire la profonda connessione spirituale.

Classe 1944, Acogny si considera la reincarnazione di sua nonna Aloopho, sacerdotessa danzante Yoruba, da cui trae intima ispirazione per le creazioni coreutiche e per la singolare tecnica riconosciuta a livello internazionale. 

Nel 2004 la Acogny, con il marito Helmut Vogt, ha creato l’École des Sables a Dakar, un centro internazionale di danze africane tradizionali e contemporanee che è divenuto un luogo di formazione e di scambio con danzatori provenienti da tutto il mondo. Così le espressività della danza tradizionali subsahariane, intrise di magie e suggestioni, hanno trovato mescolanza con le formule tersicoree occidentali.

Con i suoi ritmi e le movenze ancestrali, in “Hommage aux ancetresAcogny evoca anzitutto il rapporto difficile con il padre che, divenuto cristiano, rompe nettamente il rapporto con la religione animista, entrando in contrasto con la madre Aloopho. L’eredità spirituale si spezza perché il genitore si rifiuta di trasmettere alla figlia questo antico potere della tradizione. Alla fine i conflitti con il padre si dissolvono. Ma per Germaine i morti non sono morti: sono nel vento, nei fiori, nell'acqua. Sono con noi. Lei crede fortemente che le storie di ognuno sopravvivano nei corpi, e che nella danza si possano esprimere le voci più arcane della propria terra, per comunicarne la cultura, la politica e l’identità.

Alla fine dello spettacolo Germaine Acogny farà un talk con il pubblico del Verdi e il sindaco Giuseppe Mascia salirà sul palco per consegnarle una targa commemorativa della Città di Sassari.

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